Concerto di inaugurazione

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view post Posted on 17/6/2018, 21:07




Venerdì 15 Giugno

Chiostro di Santa Chiara

ingresso ore 20.30
inizio ore 21.00

Logo Conservatorio Latina


Concerto di inaugurazione

Don Quixote, un poema in musica

I Conservatori si incontrano

Progetto concertistico in collaborazione
con il Conservatorio Ottorino Respighi di Latina


Orchestra Sinfonica del Conservatorio

Benedetto Montebello direttore

Gianluca Montaruli
violoncello solista

Barbara Ciccone
prima viola solista


JOHANNES BRAHMS
(Amburgo, 1833-Vienna, 1897)
Ouverture Accademica op. 80

RICHARD STRAUSS
(Monaco di Baviera, 11 giugno 1864-
Garmisch-Partenkirchen, 8 settembre 1949)
Don Quixote
Variazioni fantastiche su un tema cavalleresco op. 35
Introduzione
Tema con variazioni
Finale


Benedetto Montebello
Si diploma al Conservatorio Santa Cecilia di Roma in Chitarra, Strumentazione per banda, Composizione e, col massimo dei voti, in Direzione d’orchestra sotto la guida di Bruno Aprea. È laureato in lettere presso l’Università La Sapienza di Roma, col massimo dei voti. Vincitore del premio Rinaldi per giovani direttori d’orchestra e del 1° Premio assoluto al Primo concorso internazionale di direzione d’orchestra Giuseppe Patanè. In una trentennale carriera dirige in importanti istituzioni come: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Fondazione Teatro Petruzzelli, Orchestra Regionale di Roma e del Lazio, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Istituzione Sinfonica Abruzzese, ecc. È docente titolare di Direzione d’orchestra da di 25 anni nei Conservatori Umberto Giordano di Foggia prima e, attualmente, presso il Conservatorio Ottorino Respighi di Latina.

Gianluca Montaruli
Diplomato con 10, Lode e Menzione, ha iniziato i suoi studi sotto la guida del padre Francesco perfezionandosi con Luigi Piovano e con il Massimo Polidori. Prosegue il suo percorso sotto la guida di Antonio Meneses all’Accademia Stauffer di Cremona, Giovanni Gnocchi alla Scuola di Musica di Fiesole e Giovanni Sollima all’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Vincitore di diversi concorsi internazionali fra cui il 1° Premio Crescendo 2016 di Firenze, 1° Premio all’International Grand Prix Virtuoso 2017, 1° Premio al eMuse International Competition 2017 e Finalista con Menzione d’Onore al Concorso Internazionale Janigro 2016 for Cellist Under 20. Può vantare recitals ed esibizioni al Teatro Ponchielli di Cremona, alla Royal Albert Hall di Londra, al Byzantine Museum di Atene ed al Institut Culturel Italien de Paris.

Barbara Ciccone
Si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara sotto la guida di Roberto Molinelli e ha conseguito la laurea del biennio specialistico con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia sotto la guida di Rocco De Massis. Si è classificata prima in diversi concorsi, tra cui l'International Music Competition Salzburg Grand Prize Virtuoso 2017. Ha fatto parte dell'orchestra del Collegium Musicum Scholss Pommersfelden Sommerakademie 2015, ha collaborato con l'Orchestra Sinfonica Abruzzese e i Solisti Aquilani. Ha partecipato a masterclass tenute da Simonide Braconi, Rocco De Massis, Danilo Rossi, Kathrin Tenhagen e Gilad Karni. Attualmente si sta perfezionando con Simonide Braconi.

Orchestra Sinfonica del Conservatorio
Sorta nel 1992 a sostegno delle attività didattiche della classe di Direzione d’orchestra del Conservatorio, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Umberto Giordano è divenuta una solida compagine di riferimento nella produzione musicale della Capitanata. L’alta qualità dei docenti nei ruoli di prime parti e l’entusiasmo dei giovani diplomati e diplomandi del Conservatorio (scelti attraverso severe prove di selezione) si sono rivelati fattori vincenti non solo per il consolidamento del lavoro didattico ma ancor più per aver garantito all’orchestra traguardi artistici assai elevati. Ha collaborato infatti con illustri solisti e direttori quali Mirella Freni, Paolo Bordoni, Alexander Lonquich, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Pietro Bellugi, Donato Renzetti, Bruno Bartoletti. In veste di orchestra barocca ha inciso per Dynamics La Daunia felice di Giovanni Paisiello a seguito della prima esecuzione in tempi moderni avvenuta nel 2002 al Teatro Giordano di Foggia.


Guida all’ascolto
L’OuvertureAccad emica op. 80 fu scritta da Johannes Brahms nel 1879 in occasione del conferimento da parte dell’Università di Breslavia della laurea honoris causa in filosofia: è un ringraziamento del compositore a chi aveva ritenuto tributargli un così importante riconoscimento e costituisce una sorta di lectio magistralis, una insolita prolusione, elaborata in musica anziché in parole. Adeguandosi al contesto Brahms offre al pubblico universitario, primo destinatario del brano, un divertissement musicale che mostra al contempo la sapienza compositiva del ‘neo laureato’. L’Ouverture si divide in quattro parti, ognuna delle quali propone come tema principale melodie della tradizione goliardica tedesca. Un gioco sapiente, un continuo intrecciarsi di momenti di scherzosa ironia e di elementi colti e seri che costituiscono la cifra complessiva di questa insolita pagina sinfonica. Del tutto diverso per complessità, organico, durata, concezione, è il secondo brano in programma, il poema sinfonico Don Quixote, Variazioni fantastiche su un tema cavalleresco op. 35. Composto da Richard Strauss nel 1897, l’opera si pone in stretta linea di continuità con i precedenti poemi sinfonici dell’autore, che avevano riscosso grande successo internazionale. Alquanto diversa dai lavori precedenti ne è però la struttura: le variazioni orchestrali rappresentano un vero campionario di virtuosismo compositivo ove gli argomenti sembrano costituire un mero pretesto finalizzato a dar sfoggio di soluzioni timbriche sempre più audaci e inedite; il tutto in un contesto armonico che conferma l’agire in ambito di tonalità pur non evitando arditezze e combinazioni ‘inaudite’. A una vasta introduzione seguono dieci variazioni costruite su due temi (uno principale, il tema di Don Chisciotte, uno secondario, quello di Sancho Panza) che raccontano in musica altrettanti episodi del capolavoro di Miguel de Cervantes. Protagonista musicale assoluto di quest’opera è il violoncello e Strauss esalta appieno sia le straordinarie possibilità virtuosistiche di questo strumento, sia la sua capacità di canto, canto che si dispiega nel melanconico finale, la decima e ultima variazione che ci racconta della morte dell’eroe per antonomasia della letteratura spagnola.
Lilly Carfagno
 
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